Questa è la storia della ricerca di una ricetta perfetta. Perchè perfetta? perchè doveva soddisfare questi requisiti:
- essere dietetica (son stufosa lo so... portate pazienza)
- rispettare la tradizione
- utilizzare gli ingredienti che ho in casa (non posso riempire ancor di più la dispensa...)
Per caso mi è caduto l'occhio qui...ed è stato amore a prima vista!
Ho cominciato quindi a cercare ricette di strudel...e non vi dico che babele di opinioni vi si trova...uova si, uova no, burro si, burro no, pasta sfoglia si, pasta sfoglia no...e avanti di questo passo. Io però non ho avuto dubbi...uova no e burro no...Volevo però conferma che questo strudel rispettasse un po' la tradizione, altrimenti che strudel è?...e un po' di conferme le ho avute girovagando...ad esempio qui e qui e in altri siti di cui non ho tenuto traccia. Il passo successivo è stato quello di individuare le dosi...e qui ho fatto un mix tra le varie ricette che ho trovato. Infine dubbio amletico...ma la farina? 0,00, manitoba? Illuminante è stato l'articolo di Dario che è caduto proprio a fagiolo e da cui ho capito che per creare una pasta elastica devo far formare il glutine nell'impasto! Però ammetto di essere stata un tantino azzardata...tutta farina di manitoba...
Per essere precisi poi, mi sono pure informata sulla storia dello strudel! Ebbene, se non lo sapete già, lo strudel è una variante di un antico dolce turco chiamato "baclava" che ancora si mangia da quelle parti. Quando il sultano Solimano, nel 1526, ha conquistato l'Ungheria, iniziando così i duecento anni di dominazione turca dell'europa dell'est, oltre alle truppe si è portato con sè anche le tradizioni culinarie, tra qui questo dolce. Ovviamente la blacava non era fatta con le mele, ingrediente fondamentale del nostro strudel, ma si sà...paese che vai, usanza che trovi...e ben presto questo frutto difusissimo in quelle zone ha fatto capolino tra gli ingredienti della blacava. Ma come ha fatto ad arrivare fino a noi, qui in trentino? Beh, facile...quando nel 1699 l'Austria conquista l'Ungheria, la baclava-strudel entra trionfalmente a Vienna diventando uno dei dolci più apprezzati dell'impero austro-ungarico, e quindi anche del nostro trentino...e poi se pensiamo che anche lì con le mele mica si scherza...il gioco è fatto!
Ma ora è tempo che vi presenti il mio di strudel
Strudel di meleCome vedete più light di così non si può. Eppure vi assicuro che tutti hanno fatto il bis, e infatti la prossima volta lo farò più grande. Con queste dosi e la mia capacità di tirare la pasta - ma vi assicuro che era per i miei gusti sufficientemente fina - sono venute 8 fette piccoline.
Per la pasta
- 150gr di farina di Manitoba
- 1 cucchiaio abbondante di olio di semi
- 6 cucchiai di acqua calda
- un pizzico di sale
- un pizzico di zucchero
Per il ripienoPer prima cosa cominciamo ad impastare formando una fontana con la farina, il pizzico di sale e quello di zucchero. Aggiungiamo nel centro il cucchiaio di olio e cominciamo ad impastare con movimenti dall'alto in basso (non mescolando con movimento circolare). Quindi aggiungamo uno alla volta i cucchiai d'acqua continuando ad impastare. Alla fine deve risultare una pastella molle, quindi regolatevi un po' voi con la quantità d'acqua. A questo punto iniziamo ad impastare come per il pane. Dopo un po' vedrete che la pasta comincia ad amalgamarsi. Quando non si appiccia più sulle dita, impastate con più vigore anche battendola sul tavolo. Questo permette la formazione di glutine che rende elastica e lavorabile la pasta. Continuiamo finchè non diventa bella liscia e tutta chiara. Ora la lasciamo riposare in forno preriscaldato a 30°-50° e poi spento per 30min coperta da un canovaccio.
- 2 mele golden
- 60gr di uvetta sultanina
- il succo di mezzo limone
- 2 cucchiai di zucchero
- pangrattato
Nel frattempo prepariamo il ripieno. Io ho sbucciato le mele e tagliate a pezzatti piccoli, spremuto il mezzo limone, due cucchiai di zucchero e lasciato riposare. A parte ho fatto rinvenirel'uvetta in acqua tiepida.
Fatto ciò e messo un po' in ordine la cucina è anche passata la mezzoretta di riposo della pasta.
Ora la parte più difficile: bisogna stendere la pasta. Questa deve risultare finissima. Un detto austriaco dice più o meno così: la sfoglia dello strudel deve essere talmente fine da consentire di leggere una lettera d'amore postagli sotto. Stendiamo quindi sulla tavola una tovaglia o un canovaccio con cui ci aiuteremo poi ad arrotolare e spostare lo strudel. Cominicamo a stendere la pasta con il mattarello dandogli forma rettangolare. Quando vi sembra che con il mattarello non si stenda più, iniziamo a tirare la sfoglia con le nocche delle mani. Quindi alziamo la sfoglia, appoggiamola sulle mani e tiriamo delicatamente dal centro verso l'esterno. Vedrete che la pasta è molto elastica e si tira facilmente.
Questa era la mia prima volta che adoperavo questa tecnica e non ho avuto alcuna difficoltà!
Quando vi sebra che la pasta sia sufficientemente fine, cospargiamola con il pangrattato e sopra le mele (senza il liquido che hanno rilasciato durante la macerazione. Ricordatevi che durante la cottura le mele rilasciano succo e infatti il pangrattato serve per assorbirlo) e l'uvetta. Io ho messo anche del pangrattato nel ripieno e non solo come base. Questo ha permesso di assorbire i succhi e non ha per nulla rovinato il gusto dello strudel.
Ripieghiamo quindi i lembi laterali e poi, aiutandoci con il canovaccio, arrotoliamo lo strudel.
A questo punto, inforniamolo con forno preriscaldato a 180° per 40min.
La pasta poi è neutra, quindi si può usare anche con ripieni salati. Ho già in mente poi altri ripieni per snaturale questo buonissimo strudel...ad esempio con un velo di marmellata senza zucchero, o magari con frutti di bosco, o pere o ciliegie...fra un po' sarà primavera e quindi la stagione dalle miei parti di ciliege...
Non è facile fare la pasta per lo strudel, tu sei stata bravissima!
RispondiEliminaComplimenti e auguri alla mamma!
@Betty:Mah, ti dirò, io l'ho trovato più facile del previsto...sarà stata la fortuna del principiante? :-P
RispondiEliminaDevo provare a fare questo strudel di mele. Mi fa ripensare all'Austria... lo strudel caldo con gelato oppure panna...Delizioso!!
RispondiEliminaE che bello quel detto austriaco che hai citato!!
Sciaooo
ciao, ho provato a fare la pasta secondo la ricetta che hai scritto, ma lo strudel è venuto troppo duro... Cosa ho sbagliato? Heeelp :)Setra
RispondiEliminaho apprezzato molto anche l'intro storica.
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